La guida per preparare un file di stampa perfetto

La preparazione del File di Stampa

Questa Guida ti seguirà nei passi principali da compiere per creare un file di stampa perfetto.
Ti permetterà di accorciare i tempi di revisione del file e limare, prima della presa in carico, gli errori che possono portare a rallentamenti nel processo di stampa.
Gli aspetti su cui andremo ad intervenire comprendono tutte le componenti di un file grafico, quali:
• Il Colore
• Il Nero
• Il Font
• Il Formato
• L’abbondanza
• La Risoluzione
Andiamo subito a vedere le cose da tenere a mente quando si prepara un file per il processo di stampa!

Il colore
Tra gli aspetti più importanti su cui focalizzarsi, quando si sta preparando un file di stampa, bisogna prestare attenzione alla qualità dei colori che si sta definendo.
Esistono diversi profilo colore ma quello che ci interessa è quello tipografico.
Devi infatti verificare che il profilo colore usato sia CMYK, la cosiddetta quadricromia, i colori utilizzati nella stampa.
Una errata definizione e controllo del profilo del colore potrebbe portarti ad un prodotto di stampa con dei colori completamente differenti da quelli che ti aspettavi.
Infatti capita spesso che nella creazione di un PDF per la stampa, con il convertimento automatico da RGB a CMYK i colori cambino.
Per questo è sempre consigliato il passaggio di aprire e convertire da Photoshop regolando i colori in modalità CMYK e cosi non rischierai che colori come blu o azzurri diventino viola.

Il nero
Quando stampi devi sempre prestare uno sguardo d’attenzione anche sull’aspetto testuale!
In questo caso il focus andrà sicuramente sull’utilizzo del nero.
Il colore nero rischia di portarti ad un errore banale quanto probabile.
Esistono molte sfumature di nero, e si pensa che siano differenze di poco conto.
Diventano essenziali, anzi, fondamentali nell’istante in cui un file passa dal monitor di un computer alla stampa: la variazione di nero potrebbe portare un lavoro quasi perfetto a risultati disastrosi!
Per questo motivo bisogna sempre impostare il nero come Nero Pieno, in modo tale che non si avranno difetti di registro.

Il Font
Il font parla di te: ogni comunicazione necessita di un carattere che con la propria personalità influirà sull’immagine che vuoi dare di te stesso e del tuo brand.
Come qualunque altro segno visivo, si distingue dalla forma in base a grandezza (altezza), inclinazione, tono (spessore) e colore.
La scelta del font è dunque un mixaggio di vari elementi e di conseguenza va adoperato come un musicista usa le note sugli spartiti.
L’aspetto che deve essere curato maggiormente è la leggibilità che deve esserci nel tuo stampato.
Per questo motivo il Font non deve avere una dimensione inferiore a 8 pt, per non rendere difficile e pesante la lettura e comprensione del testo.
La regola essenziale rimane sempre di rivolgerti a professionisti del settore.
Risoluzione
Il file di stampa non è mai un semplice testo, ma è sempre coordinata a eventuali immagini. Per ottenere un buon risultato, dovrai quindi curare anche l’aspetto visivo delle immagini.
Di conseguenza dovrai utilizzare una risoluzione di almeno 300 dpi

Abbondanza e Formato
Nella costruzione di un file gli aspetti meno tenuti in considerazione sono l’abbondanza e il formato del file da inviare.

L’abbondanza non è altro che un margine di sicurezza” che va aggiunto ad ogni lato del foglio per evitare che la lama di taglio delle macchine rilegratici vada a intaccare la grafica del tuo prodotto stampato.

Due regole ti permetteranno di evitare brutte sorprese a stampa eseguita:
👉 Se hai testi o elementi grafici importanti, per evitare tagli, non avvicinarli mai al bordo, anzi lascia un lieve distanziamento!
👉 Se inserisci cornici, non inserirle attaccate al bordo del file, rischiano di finire tagliate in caso non abbia contato l’abbondanza all’interno del file.
Ricordati che per la stampa è sempre preferibile l’invio del file nel formato PDF.
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